CAIAROSSA Riparbella Toscana
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Il preparato 500 , detto anche cornoletame,  si ottiene riempiendo corni con letame di vacche. Questo viene preparato durante l’autunno e lasciato seppellito nel terreno, subendo un processo di compostaggio durante i mesi invernali. Dopo 4 mesi, il contenuto si è completamente trasformato,prendendo le sembianze di humus e avrà un odore dolciastro. Il preparato 500 viene dinamizzato, cioè diluito in acqua e mescolato per un’ora precisa, per rendere attive le sostanze, simulando la rotazione della terra. Dopo di che, può essere spruzzato in piccolissime quantità sul terreno durante la fase di luna decrescente.

Il preparato 500 migliora la struttura del terreno, stimola l’attività microbica del suolo e la produzione di humus, regola l’equilibrio del pH nel terreno, stimola la germinazione dei semi e lo sviluppo delle radici, incrementa la profondità dell’apparato radicale. Il preparato 500 solitamente viene utilizzato dopo la vendemmia, a seguito di un periodo di forte stress per le piante, per rivitalizzarle e fertilizzarle.
Nelle foto potete vedere il nostro direttore, Dominique Genot , che esegue la preparazione del cornoletame presso l’Azienda Agricola Le Macchiole, insieme a Adriano Zago, consulente per l’Agricoltura Biodinamica e Luca D’Attoma, consulente enologico di alcune importanti cantine di Italia.

Condizioni Climatiche 2019 – 2020
L’inverno 2020 è stato più mite e secco rispetto a quello del 2019. D’altra parte, Ottobre e Novembre 2019 hanno registrato copiose precipitazioni che hanno permesso di accumulare una riserva d’acqua molto importante per la stagione successiva.
Il germogliamento e la successiva fioritura sono stati regolari grazie a un Marzo fresco e piovoso e a temperature calde con precipitazioni medie registrate in Aprile e Maggio.
La stagione estiva è stata caratterizzata da alcuni giorni molto piovosi all’inizio di Giugno seguiti da due mesi secchi, con temperature medie fino alla fine di Agosto.

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La Vendemmia 2020
La vendemmia 2020 è stata più breve del solito, è iniziata il 12 Agosto con la raccolta dello Chardonnay dai vigneti di Nocolino e si è conclusa il 21 Settembre portando in cantina gli ultimi grappoli di Petit Verdot.
La selezione in vigna è stata estremamente importante in quanto lavoriamo con 47 parcelle, 10 varietà e suoli molto eterogenei e ogni microzona segue dinamiche di maturazione diverse.
Abbiamo osservato un aumento delle rese medie del 13% a Podere Serra all’Olio e Le Lame e il 40% nel vigneto Nocolino, registrando circa 35 HL per ettaro.
Nel complesso, abbiamo riscontrato una qualità delle uve molto alta, con tannini perfettamente maturi, alcool medio e buona acidità.
“Sembra che avremo vini con una forte personalità, molta generosità, opulenza, ma allo stesso tempo con una freschezza molto particolare”. Il pensiero su questa annata dei nostri enologi Marco Lipparini e Francesco Villa.

Annata 2020

L’inverno 2016 è stato uno dei più caldi mai registrati in Toscana dal 1900. Questo insolito caldo unito ad un’elevata quantità di pioggia, circa due volte oltre alle medie stagionali solo nel mese di Gennaio, ha creato le condizioni per un germogliamento anticipato a metà Marzo, circa dieci giorni prima della media registrata negli anni Caiarossa.

La stagione estiva è stata molto tipica per la costa Toscana con i mesi di Giugno e Luglio caldi e secchi e piogge abbastanza importanti dalla metà di Agosto che hanno abbassato le temperature, soprattutto notturne, creando le condizioni ottimali per ottenere una perfetta combinazione fra maturazione e freschezza. Le piogge sono proseguite anche nel mese di Settembre e questo ci ha obbligato in alcuni casi ad accelerare con la vendemmia per alcune delle varietà più sensibili. In generale la qualità delle varie varietà e parcelle era ottima.

La vendemmia è iniziata il 26 Agosto con i primi Merlot e terminata il 5 Ottobre.

Annata 2016

L’annata 2015 è stata ricca di contrasti! Periodi di siccità e di pioggia intensa si sono alternati portandoci ad adattarci a queste condizioni di cambiamenti con il risultato una vendemmia straordinaria.

Il germogliamento è iniziato prima del solito grazie all’eccezionale mese di Febbraio caldo a cui è seguito un periodo umido creando le perfette condizioni  per lo sviluppo della pianta.

Nell’annata 2015 Luglio ha determinato un record per il caldo di trentuno giorni seguito da un Agosto tra i più piovosi degli ultimi dieci anni.

Settembre ha avuto perfette condizioni con giorno caldo e insolite notti fredde che hanno permesso all’uva di formarsi e di prolungare il periodo di permanenza sulla pianta, producendo frutti puliti.

Progetto senza titolo (28)

La vendemmia 2014 è stata un’annata piena di sfide! La stagione è iniziata con un periodo di pioggia che ha anticipato tutti i processi e ha richiesto una maggiore reattività in campo. La chiave per far fronte ad una estate, tra le più complicate degli ultimi 20 anni, è stata l’accurata gestione della parte aerea, che ha permesso di disporre delle migliori condizioni. Il ritmo è progressivamente rallentato dovuto alla molta pioggia e alle basse temperature. Grazie alla perfetta crescita delle foglie nell’annata 2014 e alla vendemmia verde le viti non hanno sviluppato attacchi fungini, e abbiamo concluso la vendemmia nei tempi regolari.  La insolita maturazione ci ha permesso di ottenere frutti eccezionali e vini eleganti,con un equilibrio maggiore verso acidità, invece che l’alcol, comparato alle altre vendemmie.

Progetto senza titolo (29)

L’annata 2012 è stata caratterizzata innanzitutto da una siccità storica: dopo un inverno con poche precipitazioni  protrattesi solo fino al mese di Marzo, abbiamo visto un germogliamento precoce ed alcune  piogge limitate durante i mesi di Aprile e Maggio. Questi due mesi abbastanza freschi hanno permesso un buon sviluppo vegetativo della vite, senza eccesso. La fioritura è avvenuta fra la metà e la fine di Maggio con delle condizioni climatiche buone, favorendo una buonissima allegagione. Dal 22 Maggio fino alla fine di Agosto, la stagione è stata estremamente asciutta.

La vicinanza del mare e l’altitudine alla quale si collocano i nostri terreni sono dei fattori che hanno permesso di mantenere delle temperature non eccessive durante questi mesi estivi. Invece la mancanza di acqua nei suoli ha creato uno stress idrico notevole che ha parzialmente bloccato l’invaiatura e poi a seguire la maturazione durante le prime settimane di Agosto.

Questa situazione è stata poi sbloccata con una pioggia provvidenziale avvenuta il 25  di Agosto che ha consentito una ripresa delle maturazioni  che si sono notevolmente accelerate all’inizio di settembre.

Da queste condizioni climatiche eccezionali sono risultati dei vini rossi con  gradazioni alcoliche più basse del solito (mediamente -0.5% Alc./Vol.), con tannini maturi ma abbastanza austeri, una bella trama acida per equilibrare il tutto e dei profumi rimasti molto freschi. Quindi paradossalmente le caratteristiche dei vini sarebbero più tipiche di un’annata fresca invece di un’annata siccitosa e calda come è stato il 2012.

Progetto senza titolo (36)

La stagione invernale tra il 2009 e il 2010 è stata molto piovosa e le fresche temperature registrate intorno ai mesi di Marzo ed Aprile hanno causato un ritardo nel germogliamento. Le abbondanti piogge non hanno certo favorito la fioritura e sono state la causa all’origine delle basse rese di quest’annata. L’aumento graduale delle temperature durante la stagione estiva non è stato sufficiente a compensare il ritardo nel ciclo vegetativo osservato all’inizio della stagione. Ciò significa che la maturazione delle uve era ritardata rispetto al solito di circa 7/10 giorni. Questa condizione è stata perfetta sia per lo Chardonnay che per il Viognier per i quali una maturazione più lenta significa più aromi ed un migliore equilibrio tra zuccheri e acidità. In questo modo le uve rosse hanno mantenuto una bella freschezza, sia in bocca che al naso. La struttura tannica delle miscele è rotondo e vellutato, sottolineando la delicatezza e la finezza della vendemmia.

Progetto senza titolo (35)

Inizio di stagione precoce e mediamente piovosa in Marzo ed Aprile. Maggio e Giugno furono marcate da piogge più intense dando qualche difficolta sulle varietà  sensibili alla colatura (Merlot, Sangiovese ed Alicante). Dal 20 di Giugno fino a metà di Ottobre, un estate molto asciutta con soltanto una pioggia significativa ogni mese (il 15 o il 16 di ciascun mese pioveva!). Le temperature sono state leggermente superiori alla media. Tutte le condizioni sono state raggiunte per avere una bella maturità, gli acini sono rimasti molto piccoli, quindi molto concentrati. Per riassumere, 2008 è stato un’annata di grandissima qualità ma di piccole rese.

Progetto senza titolo (32)

Nella notte fra il 10 e l’11 Maggio è stata Luna Piena e per chi come noi segue il calendario lunare e planetario sono giorni molto importanti, poichè la Luna Piena favorisce l’attività fungina.

Nelle giornate del 10 e dell’11 Maggio abbiamo trattato le vigne con una miscela di rame e zolfo con l’aggiunta di un induttore di resistenza: un estratto di alga chiamata ““Laminaria digitata” .

Questi trattamenti sono atti principalmente a controllare l’insorgere di due malattie importanti per la vite, la peronospora e l’oidio.

In quanto azienda Certificata Demeter , ogni anno possiamo usare un massimo di 3 chili di rame ad ettaro. Un limite sotto al quale cerchiamo di restare sempre, soprattutto in annate favorevoli come ad esempio la vendemmia 2016, chiusa utilizzando una media di 1.5 kg ad ettaro su un totale di 31 ettari.

Questo ci è possibile proprio grazie agli induttori di resistenza come la la Laminaria ed al suo principio attivo, la laminarina.

Ma cosa sono gli induttori di resistenza?

Cerchiamo di spiegarvelo brevemente e semplicemente di seguito.

I sistemi di difesa endogeni a disposizione delle piante sono vari, si attivano in risposta a stress biotici (patogeni e parassiti) e abiotici (agenti fisici o chimici).
La resistenza sistemica acquisita (SAR) è un sistema di risposta che coinvolge l’intera pianta a seguito di un attacco patogeno.
La SAR è importante sia per la resistenza al patogeno che per la autodifesa una volta avvenuta l’infezione.
In pratica le piante hanno un sistema di “memoria difensiva” simile al sistema immunitario animale, riconoscono il patogeno che hanno già affrontato e reagiscono di conseguenza.
È fondamentale la tempistica della messa in azione di questi sistemi di difesa, poiché una pianta che risponde velocemente riesce a difendersi in maniera molto più efficiente dall’agente esterno.

Quindi , riassumendo, un induttore non cura, ma stimola la pianta a difendersi e questa è la differenza fondamentale con i prodotti fitosanitari classici convenzionali.

Volete saperne di più?

Scriveteci a info@caiarossa.it

Progetto senza titolo (33)

Subito dopo aver terminato la vendemmia, abbiamo selezionato e seminato diversi tipi di semi biologici, il sovescio appunto: Kamut, erba medica, trifoglio, senape, grano e favino, con lo scopo principalmente di fertilizzare naturalmente il suolo ed evitarne l’erosione. Analizzando più nel dettaglio, ogni seme è stato selezionato per uno suo specifico obiettivo e caratteristica. Il Kamut e il Grano, che fanno parte della famiglia delle graminacee, vengono principalmente utilizzati per controllare l’erosione, grazie al loro specifico sistema radicale. Sono inoltre piante ricche in carbonio, che in combinazione con l’azoto, è utile per mantenere il giusto equilibrio nella struttura microbiologica del suolo, favorendo la formazione dell’ humus. Trifoglio, erba medica e favino sono a loro volta stati selezionati perché sono, cosiddetti, fissatori di azotoLa senape invece, grazie alla sua radice larga e profonda, aiuta a gestire la struttura dei terreni argillosi, che tendono altrimenti a compattarsi. Ma il lavoro di queste piante non si ferma qui, alla fioritura continueranno ad aiutarci attraendo una grande varietà di insetti ausiliari permettendoci quindi di regolare naturalmente la popolazione degli insetti all’interno del vigneto.

Notizie dal vigneto – Il Sovescio