Mese: Maggio 2023
Ma, le rose nel vigneto sono soltanto ornamentali o hanno un significato?
Viaggiando in lungo e largo la penisola Italiana, ma non solo, avrete sicuramente notato che quasi tutte le vigne, siano esse di grandi o medio-piccole dimensioni, hanno delle rose ad inizio filare. Sapete il perchè?Â
Oggi vi sveliamo questa piccola curiositĂ !
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Nel passato si pensava che le rose, con la loro bellezza fossero anche estremamente delicate e potessero di conseguenza svolgere la funzione di “sentinella” per avvertire tempestivamente i vignaioli dell’arrivo di varie malattie o insetti che in un secondo momento avrebbero potuto attaccare la vite.
Ma è davvero così?
In realtà no! Con il tempo e approfondendo gli studi in ambito viticolo, ci siamo resi conto infatti che le rose non riescono a servire come “allarme” per indicare l’arrivo di malattie potenzialmente dannose anche per la vite , poichè le tempistiche di diffusione, ad esempio della peronospora, sono praticamente identiche o comunque la tipologia di malattia sviluppata potrebbe non essere la stessa che danneggia anche la vite.
Una storia francese parla anche dell’uso delle rose per aiutare i cavalli, durante il lavoro nei vigneti, a riconoscere il punto in cui dovevano girare.
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Diversi motivi quindi che seppur ad oggi non più validi da un punto di vista scientifico od utili operativamente, non fermano comunque i viticoltori della vecchia Europa a continuare a seguire questa bellissima tradizione. E’ infatti vero che la cura e la bellezza di un luogo non sono comunque elementi da sottovalutare e le rose questa funzione la svolgono ancora benissimo!
A Caiarossa ad esempio le vedrete ad inizio filare, tutte rosse, per creare ancora una volta quell’ armonia fra i colori a noi molto cara. Il rosso e il verde sono infatti colori complementari e messi vicini uno all’altro donano ad entrambi maggiore luminosità . Ma questa è un’altra storia che approfondiremo in un altro momento…
La dinamizzazione è una attività fondamentale nella pratica biodinamica.
Il contenitore, il dinamizzatore, deve attenersi a delle specifiche particolari, fra cui il materiale con cui è prodotto, il rapporto fra altezza e larghezza e la forma.
A Caiarossa il contenitore per la dinamizzazione è in rame, cilindrico con fondo arrotondato e può contenere fino a 160 L che serviranno a trattare fino 4 ettari di vigneto.
Per la dinamizzazione usiamo acqua piovana nella quale aggiungiamo poi i vari preparati a seconda della necessità del momento, ad esempio 500 o 501.
L’acqua viene pre-riscaldata intorno ai 37°, temperatura simile a quella del corpo umano.
All’interno del dinamizzatore vi è un braccio doppio che serve per mescolare l’acqua con il preparato creando un vortice energico e in seguito, invertendo il senso di rotazione, una rottura e il caos. Il “CAOS” è molto importante poiché è il momento in cui le forze convergono e i principi si attivano.
Al termine di questa operazione, che dura circa 60 minuti, il preparato viene filtrato e poi nebulizzato in vigna.